Blogger per lavoro con passione: informativa Privacy e consenso all’uso dei cookie di profilazione.

Il 2 giugno 2015 entrerà in vigore la normativa del Garante della Privacy e tutti i siti e blog italiani dovranno mettersi in regola in modo da avere il consenso degli utenti per l’uso dei cookie, in particolare dei cookies cosiddetti “di profilazione”.

Il fermento online è tanto, prima di tutto perché anche i siti amatoriali devono mettersi in regola e la legge lascia ancora oscuri alcuni punti, in seconda battuta perché gli importi minimi delle multe previste per chi non si è messo in regola o non l’ha fatto nel modo giusto, sono molto alti.

Le multe vanno da un minimo di 10.000 euro fino a 120.0000 euro.

Io sono ancora ferma e, con l’aiuto di Fattoremamma e di altri blogger, sto cercando di capire come e cosa fare.

Ma facciamo un passo indietro per capire quali sono i “cookies tecnici”, che non necessitano di consenso, e quali sono invece i “cookies di profilazione” che necessitano del consenso dell’utente prima di essere caricati.

I cookies tecnici sono quelli che servono solo a semplificarci la vita quando andiamo su un sito, ad esempio quando abbiamo già in automatico username e password su Gmail o su un altro sito che visitiamo spesso.

Questi dati vengono mantenuti grazie a dei cookies che non tracciano i nostri comportamenti online.

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I cookies di profilazione invece monitorano la nostra navigazione e le nostre preferenze per proporci pubblicità e servizi pertinenti con i nostri interessi quando torniamo a visitare un determinato sito, l’esempio più classico sono gli Adsense, ma anche facebook e tantissimi altri script. Quindi se sul blog abbiamo i widget di Facebook, di twitter, lo script di analytics oppure adsense abbiamo dei cookies di profilazione che vengono chiamati “di terze parti” perché in realtà quei dati non li abbiamo e non li gestiamo noi ma le aziende come Google e affini.l'informativa per la Privacy e consenso all'uso dei cookie di profilazione

Tutta questa pappardella è spiegata anche qui sul sito del Garante.

Ricapitolando: abbiamo i cookies di profilazione ma facciamo solo da tramite, in realtà non sono nostri ma delle aziende che ospitiamo sul blog, il risultato è che dobbiamo comunque ottenere il consenso dei visitatori per poterli usare, ma non dobbiamo fare la comunicazione al Garante (che ha un costo di 150,00 euro per spese di segreteria), quella comunicazione la dovranno fare le aziende proprietarie degli script.

Per fortuna pare che questo punto della comunicazione e del pagamento sia chiarita e che i blogger che non gestiscono in proprio cookies di profilazione siano esentati da questa ulteriore scocciatura e costo.

Resta da capire come bloccare i cookies prima del consenso dell’utente e come deve essere fatto il banner che informa i visitatori, con quali pulsanti e cosa deve essere ben indicato sull’informativa estesa per la privacy.

Girando tanto online ho visto che per ora neppure i grossi siti sono a norma, ma proprio oggi mi sono imbattuta nel bannerino che secondo me è fatto meglio e che è perfettamente corrispondente alle linee guida del Garante, lo potete vedere nello screenshot qui sotto oppure direttamente in azione sul sito di www.webhouseit.com.

cookies

Purtroppo non ho idea di che tipo di script abbiano usato.

Per wordpress proprietario ci sono già vari plugin, sia gratis che a pagamento, ma sinceramente non sono ancora riuscita a capire quali rispettano in pieno la normativa e quali no, quindi non ve ne consiglio neppure uno finché non sono sicura di consigliarvi al meglio.

Per blogger stesso discorso, ci sono già degli script creati da utenti della piattaforma, ma anche in questo caso non ne ho trovati che blocchino i cookies prima del consenso e che riportino tutti i link e i bottoni da cliccare come in quello della foto.

Per WordPress su piattaforma gratuita si apre ancora un caso più problematico visto che non è possibile aggiungere plugin esterni e per ora non credo che la piattaforma si sia adeguata o abbia mandato comunicazione ai blogger italiani, bisogna aspettare e vedere cosa succederà.

Certo che questa legge, che riprende una normativa comunitaria già recepita in molti altri paesi europei senza particolari scossoni, qui da noi rischia di darci un bel po’ di grattacapi.

Per ora mi fermo qui perché vi ho raccontato tutto quello che ho capito, se avete delle domande o dei suggerimenti sul tema vi aspetto nei commenti e per tenervi al corrente su altri sviluppi vi consiglio di seguire anche la pagina Blogger per Lavoro con Passione.

Copyright © Alessia Gribaudi Tramontana

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Sono la felice proprietaria di alcuni blog, troppe passioni e di una famiglia di “tipi da spiaggia”!

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