-50 giorni a Natale: tutorial stelle di plastica PET

Qualche tempo fa qualcuno mi aveva scritto per chiedermi come si fanno le stelle di plastica riciclata dalle bottiglie di PET, quelle che ho usato anche recentemente per -50 giorni a Natale: la ghirlanda invernale.

Non ho più avuto tempo di pensarci ma oggi un tutorial velocissimo.

Velocissimo perché queste stelline sono facili e difficili allo stesso tempo, facili perché sono obiettivamente veloci da realizzare, ma difficili perché il PET è un materiale stupendo e versatile ma molto capriccioso quando si incontra con il calore…

Per non rischiare di buttare via tutto ogni volta ci vuole un po’ di sensibilità che si acquisisce con l’esperienza e con la manualità.

Ho deciso che con queste stelline farò il centrotavola natalizio quindi imparate bene, fatene tante e tenetele da parte perché prossimamente arriverà l’idea per utilizzarle :mrgreen:

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Ingredienti

– bottiglie di PET con il fondo a cinque “bolle”

– forbici da elettricista

– accendino con il becco lungo

Prima di tutto bisogna tagliare le bottiglie separando il fondo dal resto.

Io per il PET uso sempre le forbici da elettricista perché sono le uniche abbastanza robuste da tagliare anche il fondo (che è più spesso) senza rovinarsi e perdere il filo.

Ovviamente potete usare qualsiasi tipo di forbice ma sappiate che si rovineranno di sicuro…

Dopo aver separato il fondo bisogna tagliare la stella eliminando le “bolle” e tenendo solo la parte centrale. Ci vuole forza e allenamento e dopo pochissimo tempo vi faranno male le mani perché la plastica in questo punto è molto dura!

Dopo aver ricavato la stellina grezza bisogna procedere a scaldare la plastica per eliminare i bordi taglienti, rendere il PET più spesso e simile al vetro.

Non puntate la fiamma sulle punte che tendono ad accorciarsi e ad arricciarsi, tenetela invece tra una punta e l’altra muovendola velocemente, sulle punte solo un colpetto velocissimo alla fine.

Come dicevo l’ideale è provare tante volte per acquisire la sensibilità giusta e la conoscenza del materiale, ancor meglio sarebbe vederlo dal vivo e non sapete quanto mi piacerebbe poter fare dei corsi su questi argomenti!

Copyright © Alessia Gribaudi Tramontana

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10 Commenti ♥

  • Dicembre 7, 2011

    Amalia

    ma sono bellissime!
    Brava Alessia!
    Te lo riscrivo anche in questo commento, forse ti sarà sfuggito nel post precedente:
    Sai che sto imparando l’uncinetto con la tua scuola?
    Non finirò mai di ringraziarti, adesso finalmente ho capito come fare la maglia bassa, la maglia alta, come chiudere un cerchio.
    Il mio primo lavoro è il fiocco di neve, ne ho già fatti un paio, adesso mi piacerebbe tanto imparare anche le diminuzioni e gli aumenti… non sono iscritta al gruppo su facebook, accettate anche le principianti?
    un abraccio,
    Amy

  • Dicembre 7, 2011

    Alessia

    @ Amalia:
    sono felicissima che la mia scuola ti sia servita 😀
    Eccerto che accettiamo anche le principianti, ti aspettooooooooooo

  • Dicembre 7, 2011

    Chiara - Ideekiare

    Ciao Alessia,
    queste stelle mi piacciono molto, e secondo me assomigliano anche a delle stelle marine, quindi possono adattarsi anche ad una tavola estiva 🙂

    Il dubbio che ho sulla lavorazione della plastica con la fiamma, è per i fumi che si sprigionano. Non è dannoso per la salute? Dici che non si otterrebbe lo stesso risultato usando la pistola termica?

    ciao ciao
    Chiara

    ps: dopo aver letto che Amalia ha imparato l’uncinetto grazie alla tua scuola… ho ancora più voglia di provarci anche io… solo che al momento sono presa da mlle altre cose, e vorrei riuscire a portare a termine almeno qualcosa, prima di cominciare qualcos’altro…

  • Dicembre 7, 2011

    Amalia

    Ciao Chiara,
    appena ti sarà possibile provaci, perchè Alessia spiega proprio bene tutto, ci sono riuscita io nonostante sia mancina!
    ciao,
    Amalia

  • Dicembre 7, 2011

    Chiara - Ideekiare

    @ Amalia:

    Anch’io sono mancina!!! 😉
    E’ anche per questo motivo che mia mamma proprio non è mai riuscita a farmi imparare…

    grazie per l’incoraggiamento 🙂

    Oddio, se comincio anche ad “uncinettare”, oltre a non sapere più dove mettere le stoffe, non saprò dove ficcare i gomitoli… 🙂

    ciao ciao
    Chiara

  • Dicembre 7, 2011

    Alessia

    @ Chiara – Ideekiare:
    si il problema dei fumi che sprigiona il pet è reale, bisogna sempre farlo (anzi lo aggiungo al post appena ho un secondo) fuori o con le finestre tutte aperte, in realtà esistono anche delle maschere apposite (non le mascherine bianche però…) che riparano da queste emissioni ma tempo che la spesa non valga il risultato anche se sono proprio belle!
    Con la pistola termica non credo che si possa avere un risultato identico ma sicuramente si può provare, però temo che di fumi se ne sprigionino anche così, in fondo è sempre calore che fa fondere la plastica quindi ci saranno sicuramente delle emissioni.

  • Dicembre 9, 2011

    Erika

    belle belle e assolutamente da provare! grazie Alessia 😉

  • Dicembre 11, 2011

    L'arte di Stefy

    @ Alessia:
    Ciao Alessia, mi fa piacere conoscere altre persone sensibili ai problemi ambientali, all’inquinamento nonchè alla ricerca di nuove tecniche per riusare l’usato.
    Ti giro un link che ho realizzato con la PET …se ti va dagli un’occhiata… e poi fammi sapere cosa ne pensi.

    http://www.youtube.com/watch?v=5590SiMw-4I

    P.S. Per lavorare al meglio la plastica PET non deve essere sottoposta a fiamma, deve essere solo avvicinata alla fiamma per riscaldarsi leggermente ed essere facilmente lavorabile, in tal modo non ci sono emissioni di fumi.
    Ciao

  • […] ho preparato tante stelline colorate di plastica come ho spiegato in -50 giorni a Natale: tutorial stelle di plastica PET, poi ho messo le due candeline nei due fondi di […]

  • Dicembre 30, 2011

    Craft and Fun

    Anch’io mi diverto a riciclare il Pet per ricavarne dei bijoux, è fondamentale però seguire gli accorgimenti già indicati da Alessia.
    Il Pet se sottoposto a temperature elevate sprigiona diossina, sostanza che il nostro organismo non espelle ma ‘accumula’ .
    Usate quindi fonti di calore che vi consentano di non far ‘fumare’ la plastica, lavorate sempre all’aperto e muniti di adeguata mascherina.

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